RACCONTI

Roma. Neanche le undici del mattino di un venerdì fresco. Il Giardino degli Aranci è un palcoscenico di storie. Una coppia di anziani litiga perché nessuno dei due ricorda il codice della banca da inserire nel cellulare. Più in là un artista appende i suoi disegni vicino agli alberi, e un cane gli gira attorno. Un simpatico custode con una...

"Un uomo passeggia in un vecchio teatro abbandonato. Cerca qualcuno. I suoi occhi s'imbattono in un quadro antico. Sono raffigurate tre persone, due uomini e una donna. C'è una scritta sotto: I fratelli De ... e poi è tutto confuso. Non si legge bene. Prende il suo cellulare e chiama.- Salve! Sono il responsabile della ditta di demolizioni. Sono...

Mi trovai immerso in una foresta di rami bianchi e sottili, che dal terreno si allungavano verso il cielo. Un fittissimo reticolo di rami che non permetteva di vedere oltre un metro e neanche il cielo. Piccole pietre di ferro facevano da sabbia e il vento che fischiava nel fitto intreccio muoveva, come in una macabra danza, quei lunghi bastoni...

La saracinesca toccò bruscamente terra. La notte è uno splendido album di rumori, e quel grosso e polveroso frastuono sancisce la fine della giornata del Barista. Lui sa che a quello si aggiungeranno dei lenti suoni di passi che, costanti, lo accompagneranno fino alla porta della sua casa. Rimbalzeranno da un palazzo all'altro come un dolce canone....

Il Poeta scappava dai rumori del mondo. Erano troppo forti. Erano troppi. Lui aveva soltanto due orecchie, e neanche tanto grandi. Aveva due piccole orecchie, un cuore tanto ferito e due occhi così profondi che chiunque poteva caderci dentro senza accorgersene. Aveva l'insolita capacità di osservare le cose del mondo. Proprio così. Le cose attorno...

Lucky si chiamava così perché era fortunato, ed era fortunato perché aveva scampato ben undici incidenti. Era un randagio. Un bel randagio. Uno che a guardarlo non si direbbe. Un randagio in giacca e cravatta; nel senso che aveva un pelo curato. Lucky aveva un pelo liscio e lucido, così lucido da sembrare pettinato da un padroncino col cuore...

La giovinezza le era stata strappata come si strappa un fiore dalla terra; senza pensarci. La terra, però, soffre anche per un solo fiore perso. Gli uomini non ci pensano quasi mai. Siamo cattivi giardinieri. Anche cattivi ospiti. Era dunque cresciuta con l'idea di non avere importanza, cosi come non aveva importanza il suo corpo, la sua bocca e i...

"Amava la vita. Se n'era innamorato quando era molto piccolo, e da grande divenne una vera ossessione. Era malato di vita. Talmente malato che finì col morire, nell'abbraccio dei suoi cento rugosissimi anni. Si era spento. Così. D'un tratto. Come una candela che si spegne. In un istante. Quel giorno, il vecchio signore di cui non ricordo il nome,...

Il Barista sapeva perfettamente la quantità di whinsky da versare nel bicchiere del professore. Non perché ci fosse una regola fra i barman, ma perché il professore lo chiedeva sempre doppio. Era un'abitudine ormai, il whinsky delle dieci di sera. Il Barista era bravo a ricordarsi di tutti i clienti, che poi non erano molti (c'è da dirlo), e...

RACCONTAMI

21.09.2021

Pensandoci bene, aprire un blog non vuol dire esprimere il proprio parere e basta. Tra un racconto e l'altro dei miei spettacoli, ho pensato di inserire anche alcuni dei miei racconti. Sono sempre stato geloso e terrorizzato dall'idea che qualcuno potesse rubarmeli, copiarmeli e affini; poi crescendo ho imparato due parole: DIRITTO D'AUTORE e SIAE....

Salvatore Riggi
ATTORE, REGISTA, AUTORE
 
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